Casi di successo: La formazione sulla Gestione Integrata dei Processi negli ospedali dell’Area Vasta 5 – Marche
La Partner sta realizzando, a cura del Dr. Gianpaolo Baiocchi, un intervento formativo presso gli ospedali dell’Area Vasta 5 delle Marche, sulla Gestione Integrata dei Processi. Il progetto terminerà a luglio 2019, dopo aver coinvolto 48 Coordinatori Infermieristici di tutte le Unità Operative e Servizi (in tre aule, per 20 ore / allievo), e poi 58 Dirigenti Medici del Dipartimento di Chirurgia, Di Anestesia e Rianimazione e della Direzione Medica (4 aule, per 42 ore / allievo). Lo scorso 4 aprile ha terminato i suoi lavori la prima aula dei Dirigenti Medici, a cui ha partecipato il Dr. Concetto Battiato, che è a capo del Dipartimento di Chirurgia dell’Area Vasta, ed ha sostenuto attivamente l’intervento come sponsor.
A lui chiediamo innanzitutto quali fossero le idee forza iniziali di questo intervento.
“Un’idea forza era quella di dare a tutti i medici coinvolti, e non soltanto alle figure apicali, le capacità di svolgere le funzioni dirigenti. Ci siamo rifocalizzati, in questo corso, sul fatto che “Dirigente medico” è chi gestisce i processi sanitari, non chi si limita a compiere puri atti medici. Un’altra idea era quella di mettere nella stessa aula più strutture che hanno problemi simili, e che sono anche “clienti” e “fornitori”, ed imparare un metodo unico per risolvere quei. problemi. Infine l’idea più importante: intervenire sui processi organizzativi per risparmiare risorse per l’atto medico vero e proprio. Con una considerazione del docente che ci ha spiazzato: che basta realizzare un incremento medio annuo ponderato del 3% dell’efficienza dei nostri processi. Il che significa che, anche di fronte a situazioni complicate ed incancrenite, non ci si può arrendere e si può sempre migliorare qualcosa. E questo è un compito che può essere soltanto di un vero Dirigente Medico.”
I risultati che lei ha visto fino ad ora la rendono soddisfatto, circa quelle idee forza iniziali?
“Ci siamo un po’ tutti riconosciuti in quelle idee forza, che ovviamente c’erano già, ma che nella routine affannosa e stressante vengono perse di vista. Ad esempio abbiamo riconosciuto la giusta importanza della valutazione e sviluppo delle Risorse Umane, che sono lo strumento concreto, e quasi esclusivo, per raggiungere gli obiettivi delle nostre organizzazioni. E la necessità di negoziare costruttivamente, tra “clienti e fornitori”, per raggiungere dei compromessi accettabili e veloci anziché contrapporci rinviando i problemi.
Come giudica l’impatto che questo corso ha avuto sui partecipanti? Ha visto iniziare a cambiare mentalità e modo di discutere e lavorare?
“All’inizio c’è stata una fase interlocutoria e di attesa di fronte a tematiche a volte del tutto nuove, e anche discussioni dovute alla frustrazione che viviamo. Quando siamo passati alle “cassette degli attrezzi”, in ogni argomento, il corso è decollato, i colleghi hanno iniziato a “divertirsi”, ed alla fine c’è stata un’adesione notevole a quelle idee, ed un clima di collaborazione che poi nella parte di Project Work ci ha portato a trovare delle soluzioni pratiche. Un po’ tutti abbiamo rivisto in modo nuovo, semplice ma efficace, quello che facciamo quotidianamente. Inoltre, il clima in aula è stato sempre di collaborazione, quasi di gioco.
Quali ritiene debbano essere i prossimi passi per ottimizzare al massimo il notevole impegno sostenuto?
“Iniziare da subito a rivedere i nostri processi come abbiamo imparato a fare in esercitazione, senza far “sfreddare” la novità. Una delle idee uscite è quella di creare, in ogni Unità Operativa Complessa, un ruolo di Process Innovation Officer, cioè una figura che abbia anche l’incarico di osservare i processi, valutarne efficacia ed efficienza, e trovare con chi è coinvolto delle soluzioni a basso costo. In generale, direi che occorre estendere queste idee forza e buone pratiche organizzative a tutta la nostra comunità ospedaliera locale, verso quelli che sono “clienti e fornitori” dei chirurghi e degli anestesisti.